lunedì 28 ottobre 2013

LA MODA COME A NON E' LA RAI

Qualche giorno fa, sono entrata in uno dei negozi dove in genere mi rifornisco. Subdued.
E' uno di quei pochi negozi in cui mi vergogno ad entrare perché è pieno di liceali. In genere vanno con le loro mamme, che devono innanzitutto controllare che la gonna non sia troppo stretta o troppo corta, che la maglia non sia troppo trasparente e poi in un secondo momento, cosa non meno importante, pagare il conto.



 Ma perché io che non sono più una liceale, non riesco ad uscire dal tunnel Subdued?
Da Subdued trovo cose comode, alla moda e carine. Il segreto è tutto qui, niente di più e niente di meno. E per me, che vado sempre in giro trascinando le mie mille borse e buste, tentando di arrivare a fine giornata ancora con il ciuffo apposto, è quello che ci vuole. Da Subdued, trovo il felpone con il cappuccio, il maglione con le trecce, la maglia di vero cotone della lunghezza giusta, quei stivaletti che ho cercato per tutta Roma, insomma, tutte quelle cose che sfrutto sempre fino all'osso e che non mi pento mai di avere acquistato.
Ma io non sono adolescente, io ho 30 anni e sono una mamma, e qualche problemino a comprare le cose li, ogni tanto ce l'ho. La scorsa estate, durante i saldi, entro da Subdued con l'intenzione di acquistare dei shorts in jeans. Chiedo la mia taglia e la commessa mi rifila dei shorts taglia 38 in cui stentavo ad entrare. Non so come, ci entro. Non riesco a respirare e il bottone quasi quasi non parte a razzo, dritto dentro l'occhio della commessa. Non si poteva fare. Perciò  le chiedo una 42 e i shorts sono miei.
Ecco svelato il mio segreto per comprare cose Subdued. Acquistare sempre due taglie in più.

Ma l'altro giorno, entrandoci, ho avuto un serio attacco di nostalgia.




Toppini in cotone a collo alto e smanicati, gonnelline (troppo ine) a vita alta, a ruota e  in ogni fantasia, abitini anch'essi a collo alto a fiorellini e oblò sulle spalle, felpe tagliate all'altezza dell'ombelico, stivaletti simil Dr. Martens e parigine. Non ditemi che tutte queste cose non vi ricordano niente.

Le ragazze di Non è la Rai
Avrei comprato tutto, anche solo per travestirmi da ragazza di Non è la Rai a carnevale, per riprovare quel brivido di essere ancora negli anni 90, infilare una monetina nel Jukebox e scegliere un pezzo degli Ace of Base, e uscire col mio zainetto Invicta ; ma sono dovuta tornare alla triste realtà: un papà che cercava una minigonna per la figlia (roba che io mi sarei sotterrata viva al suo posto).

Questo povero uomo, che aveva un'aria tra il rassegnato e il felice di essere coinvolto dalla figlia in questa cosa, la stava aiutando a trovare la sua taglia. La S corrispondeva ad una XXS, e la figlia che solitamente portava la S, doveva passare alla L, rischiando comunque di andare col sedere di fuori. Quello che voglio dire è che il grande  ritorno alla moda anni 90, è stato secondo me, rivisitato e adattato al cambiamento generazionale: e così gli shorts sembrano mutande, le gonne sembrano cinte, le maglie sembrano costumi. Insomma, basta si scopra di qua e di la, e la nostra adolescente sembra  poter affrontare il mondo con più sicurezza.

Invece noi, ragazzette degli anni 90, eravamo molto più sicure di quanto pensavamo.

Che nostalgia.



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